Le cavolate
La campagna elettorale è finita. Gli elettori di Dueville hanno decretato vincitori e vinti. Abbiamo visto tante cavolate piccole e grandi. Potevamo anche stendere un velo pietoso, ma vediamo che si insiste.
L’ultima cavolata del 2019
I consiglieri infiammati
Più che infiammare il paese il post di Alessia, si badi bene, sul proprio profilo facebook, ha infiammato la testa dei consiglieri di opposizione, che l’accusano di lesa maestà, rea di aver offeso la maggioranza della popolazione duevillese, stando al risultato delle europee.
Mai un accenno, non diciamo critico, in costoro, ma almeno una riflessione sul motivo per cui non riescono ad ottenere il consenso della maggioranza dei concittadini, neppure quando sono in campo due sole liste, crediamo dovrebbero farla.
Invece si infiammano e presentano una mozione di sfiducia alla capogruppo di Dueville in comune, invitandola alle dimissioni. Mozione che viene respinta dal consiglio comunale, e finisce miseramente nel cestino.
Non crediamo che Alessia abbia bisogno di difensori d’ufficio. Lo sa fare benone da sola. Potete leggere il suo intervento integrale in consiglio cliccando qui sotto.
Gridare “bastardo, ebreo” ad un giornalista è vergognoso e miserevole.
Aggredire un giornalista con un pugno rompendogli la telecamera, è vergognoso e miserevole.
Dichiarare in veste di deputato che “Mattarella mi fa schifo”, è vergognoso e miserevole.
Strumentalizzare politicamente casi che coinvolgono minori in situazioni di difficoltà, è vergognoso e miserevole.
Per non citare numerosi altri esempi, rivolti alla sfera femminile, disabile, di paese di provenienza.
Ho condiviso il video degli insulti a Gad Lerner nel mio profilo FB personale, e commento che chi COMMETTE, SOSTIENE, INCITA e PLAUDE a tutto questo, è vergognoso e miserevole.
Ci serve tutta questa violenza verbale per poter rafforzare un’idea di appartenenza politica?
Voglio essere parte di una comunità che sostiene valori come il rispetto, la condivisione, l’accoglienza, il confronto sociale, il sostegno, la correttezza, la tolleranza; questo mi porta a contestare con fermezza quanto accaduto. Anche come appartenente ad un’amministrazione pubblica.
Troppo facile far rientrare tutto questo in una semplice logica di schieramento politico. Non è questo il punto. Avrei reagito allo stesso modo da chiunque fossero arrivati queste atteggiamenti. Non mi interessa da quale pulpito o rappresentante politico vengano espressi. Stiamo mettendo in discussione le regole del vivere civile, principi e valori fondamentali che non possono più essere governati da comportamenti intimidatori.
Non possiamo permetterci di chiudere gli occhi e le orecchie, di dire e pensare “ma si, va bene, sono solo parole…”. Quello che insegno ai miei figli è che se un giorno sentissero una persona gridare verso un’altra gli epiteti di ogni sorta che tutti i giorni purtroppo ancora siamo costretti a sentire, reagiscano e prendano posizione contro un atteggiamento vergognoso, senza paura. Non certo applaudendo, ridendo, o peggio ancora girandosi dall’altra parte.
Parte del mio impegno nell’essere consigliere comunale sta anche nel non essere indifferente a quello che mi accade intorno.
Se qualcuno si è sentito offeso dal post e commento che ho condiviso, me ne dispiaccio sinceramente. Voglio tuttavia sperare, anzi, lo credo, che più persone possano, indipendentemente dalla visione politica, non aver condiviso quanto accaduto.
La strada da intraprendere è lunga, e va percorsa con prese di posizione condivise a livello sociale e culturale. Senza nascondersi dietro il dito dell’offesa. Impariamo a sostenere le nostre idee, anche a livello di appartenenza politica, in modo civile, mettendoci in gioco seriamente, senza paura, con responsabilità e impegno, e le cose inizieranno a cambiare.
Trova la differenza
La prima fotografia è apparsa ieri 4 giugno 2019 sulla pagina facebook dei cambiamentisti. Le altre due ce le hanno inviate gli ex consiglieri comunali Pio Nicoli e Tonino Mongelli. Il gioco consiste nel trovare le differenze tra la prima e le altre due foto. In fondo la soluzione.
Soluzione: nella prima foto vediamo un esempio di scadente campagna elettorale fuori tempo. Nella seconda foto vediamo Angelantonio Mongelli detto Tonino immortalato da Pio Nicoli detto Giorgio all’opera nel togliere le erbacce. Nella terza ammiriamo il portabici in tutta la sua bellezza. Missione compiuta! Il vero #cambiamento passa per piccoli gesti che ognuno di noi può compiere, ogni giorno. Grazie! #educazionecivica #rispetto #siamounasquadra #duevilleincomune
Sgarbi elettorali
Ci segnala Erwin Fusato un illegale uso della bacheca del PD da parte di Cambia Dueville. La cosa ci sembra ben documentata dai filmati e dall’immagine. Occhio alla quarta bacheca, l’ultima a sinistra. Forse potrebbe esserci un reato, ma noi ci limitiamo a farci una risata. Ma non vi bastava l’appoggio di tutti quei simboli, anche quello del PD volevate!